Cosa conviene sapere sulla cannabis light
Grazie alla sua specifica composizione, la cannabis light è del tutto priva di effetti collaterali, ma ciò non vuol dire che fumarla non comporti rischi. C’è sempre da tenere conto, infatti, delle conseguenze della combustione, che proprio come per le sigarette può avere effetti gravi dal punto di vista della salute, con riferimento in particolare al sistema respiratorio e al cuore. Dovrebbe essere evitato un uso consistente di CBD da parte delle donne in gravidanza, dato che alcuni studi sembrano lasciar ipotizzare ripercussioni negative nei confronti della funzionalità della placenta: in attesa di ulteriori ricerche che confermino o smentiscano tale scenario, è meglio non rischiare. Quel che è certo, invece, è che se la cannabis light viene abbinata al tabacco si può andare incontro al tabagismo, una forma di dipendenza dagli effetti deleteri.
Ci sono, d’altro canto, numerosi aspetti positivi legati al consumo di cannabis light: vale la pena di approfondire tutti e due i lati della stessa medaglia, dunque, per non affidarsi a pregiudizi che sarebbero fuorvianti sia in un senso che nell’altro. Il CBD che è presente nel prodotto, per esempio, lo rende un alleato eccellente per combattere i dolori causati dalle mestruazioni e l’emicrania, ma anche nella lotta ai fastidi che coinvolgono le articolazioni.
Un ulteriore aspetto interessante va individuato nelle ridotte concentrazioni di THC, che sono in grado di favorire lo stato di veglia. Ciò non toglie che, a seconda delle modalità di assunzione, si possa avere a che fare con conseguenze differenti. Il consumo di cannabis light in genere si accompagna al suo riscaldamento, e ciò porta a un’attivazione dei cannabinoidi. La canapa leggera viene considerata tale nel momento in cui la concentrazione di CBD non supera i 4 punti percentuali e il contenuto di THC è più basso dello 0.2%, anche se è prevista una soglia di tolleranza che arriva allo 0.6%.
Nel corso degli anni, numerosi studi si sono susseguiti per verificare, per dimostrare o per smentire gli effetti della cannabis sativa sulla psiche, ma è bene tener presente che sono due le tipologie di cannabis light in cui ci si può imbattere, differenti a seconda del livello più o meno elevato di CBD contenuto. Grazie alla marijuana legale che presenta un tasso di CBD alto, è possibile beneficiare di effetti antiossidanti e miorilassanti, che si combinano con le proprietà antiepilettiche della sostanza. Con un tasso di THC trascurabile, inoltre, si avverte al massimo una piacevole sensazione di pace.
Sulla base di quanto si può affermare grazie ai risultati degli studi noti fino a questo momento, il consumo di cannabis light non provoca effetti psicotropi e non causa paranoie di alcun genere. Dal punto di vista normativo, la situazione nel nostro Paese è abbastanza complicata, per il semplice motivo che le leggi in vigore al momento presentano buchi e lacune che sarebbe opportuno colmare, anche ai fini di una maggiore chiarezza. La compravendita di canapa a uso personale è proibita, mentre sono consentiti gli acquisti di cannabis light nei negozi tradizionali o negli e-commerce online per altri scopi, come il collezionismo.